Regole grammaticali della volgar lingua

1541 1552 1552 1562

 

 

 

Umanista dalmata (fu discepolo dell’illustre Marcantonio Sabellico), si dilettò tra l’altro di poesia e quale uomo di legge, dal 1497 al 1499 ricoprì numerose cariche pubbliche a Trieste: fu giudice di cause civili e penali, vicario e luogotenente della città, giurisperito, e in seguito (1509-10) membro del Consiglio dei patrizi. A Venezia fra il 1501-02 prese parte alla polemica tra l’Egnazio e il Sabellico, in favore del quale scrisse un’epistola latina diretta all’Accademia Veneta e già nel 1509 fece richiesta di un privilegio di stampa per pubblicare le sue Regole grammaticali della volgar lingua (Ancona 1516), la prima grammatica italiana a stampa, oggetto di numerose ristampe nella prima metà del secolo. Fu podestà ad Ancona fino alla sua morte avvenuta nel 1517.

Bibliografia: Casati 1925-34: III, 84; Renda-Operti 1959: 474; LUI 1968-81: VIII, 181; Benedetti A. 1969; LIE Autori 1982-91: I, 812; Dizionario 1992: 228; Petrilli 1996c: 304-05; Pistilli 1997: XLIX, 257-60; Maraschio 1998a: 328-30; Bonomi 1998c: 17-20; Fortunio 1999: 7-31; Fortunio 2001: IX-LXXIII